Palmari: un mondo da scoprire
di Salvo Micciché
Piccoli e leggeri navigano su Internet, scaricano la posta elettronica e mandano messaggi sui newsgroup. Non sono computer portatili ma spesso le loro prestazioni sono confrontabili. Vi presentiamo i migliori modelli sul mercato
Si calcola che entro il 2000 il numero dei computer palmari potrebbe eguagliare o superare il numero dei desktop venduti in tutto il mondo. Non è un'esagerazione: vediamo di analizzare le ragioni di questo fenomeno che sta emergendo dopo essere rimasto per anni sotterraneo e che ha visto fermenti vitalissimi e in linea con le tendenze dell'evoluzione informatica.
Per poter parlare di palmari, però, occorre prima aver chiara l'idea di cosa siano e a cosa servano. E' lampante che non si tratta semplicemente di una sottospecie di computer portatili, inferiori per la potenza minore (anche se ci sono dei modelli molto prestanti) o per i diversi sistemi operativi utilizzati, che non sono i soliti Dos, Windows, Unix, Linux, MacOs, eccetera.
Palm OS, Epoc32 (Psion) e Windows CE (ora Pocket PC) sono i tre palmari più diffusi sono Le applicazioni tipiche di questi strumenti, chiamati anche Pda (Personal Digital Assistant), sono tuttavia quelle che già si usano anche sui pc e comprendono programmi per l'ufficio e, soprattutto, agende, rubriche, software che simulano i classici blocchi note, agendine, schedari e, in sempre più modelli, software per Internet e la connettività. Da questa somiglianza nasce l'esigenza di mantenere sincronizzati i dati di palmari e pc, cosa possibile tramite hardware e programmi ad hoc, indipendentemente dal sistema che gira sul personal (Windows, MacOs o Linux).
E' proprio sulla possibilità di utilizzare le stesse applicazioni fondamentali di un pc senza dover ricorrere ai già ingombranti portatili che si misura la necessità del palmare. Un notebook certamente consente di fare molte più cose ma è indubbiamente più scomodo di qualcosa che sta in tasca. Durante conferenze, meeting o viaggi programmi di videoscrittura avanzati come Epoc Word o Pocket Word (Microsoft) vanno benissimo e non necessitano di 3-4 chili di hardware per funzionare (più borsa, alimentatore, cavi e cavetti, eccetera). L'articolo che state leggendo è stato preparato con Epoc Word in Psion S5mx, per esempio. Per chiarire, un palmare pesa tra i 150 e i 400 grammi e misura tra i 10x7 e i 23x18 cm.
Si consideri anche l'aspetto - non indifferente - dell'autonomia: per i palmari si parla di un'autonomia che va da 30 ore a tre settimane senza ricarica, mentre un notebook mediamente senza essere connesso alla rete elettrica non va oltre le 2-3 ore. Alcuni palmari usano le normali pile alcaline (con un consumo decisamente limitato) altri utilizzano invece sistemi di batterie ricaricabili al litio.
L'utente tipo di un palmare, quindi, è una persona che ha bisogno di "portarsi l'ufficio in tasca", o almeno buona parte di esso e dunque comprende lo studente, il professionista, il webmaster, il manager, il giornalista...
Con o senza
Palmari (o PDA) è comunque un termine generico, che sostanzialmente comprende due filoni: a) palmari con tastiera, detti nella terminologia inglese handheld, e palmari senza tastiera, detti palmsize.
Premesso che la maggior parte delle macchine attuali ha lo schermo "touch screen", ovvero a sfioramento, ci si potrebbe domandare perché due tendenze di sviluppo e quale sia il sistema migliore. Non è facile rispondere: dipende dalle esigenze di ognuno. Chi scrive molti testi o opera con i fogli elettronici potrebbe preferire un modello con tastiera, ad esempio uno Psion S5mx o l'HP Jornada 720, chi traffica molto con agende e prende appunti al volo potrebbe preferire un modello che ne fa a meno, come il Palm Vx o il Compaq iPaq. Tratteremo più in là come sia relativamente facile anche usare questi ultimi tipi di palmari, per ora diciamo solo che il sistema si basa sul riconoscimento della scrittura o del segno tracciato con lo stilo sullo schermo (Graffiti), rendendo l'uso della tastiera - per così dire - secondario per tali scopi.
Nei negozi
Diamo ora uno sguardo ai palmari che attualmente, in linea di massima, è possibile trovare nei negozi di informatica in Italia o comprare on line su Internet.
Palm Computing propone vari modelli con sistema operativo Palm OS, con particolare attenzione ai palmsize, quindi apparecchi senza tastiera. Si va dal Palm III al Palm Vx con 8 mb di Ram, passando per il Palm IIIc, l'unico della serie - attualmente - con schermo a colori, il TGR Pro e l'Handsping e il Palm VII. Recentemente Palm ha introdotto sul mercato anche i Palm M100, con diversa dotazione di accessori e programmi e una particolare attenzione al mondo dei giovani, con colori vivaci e un'estetica curata.
Tipicamente in un Palm si trovano di serie applicazioni come Agenda, Rubrica, Impegni, Calcolatrice, Notes, Email, cui si possono aggiungere software per Internet, come AvantGo, Yanoff ed altri, programmi di Office, come Doc Aportis, iSilo, QEd, per leggere i libri elettronici (eBook), programmi per la gestione delle immagini (come FireViewer), calcolo, fogli elettronici e tantissimi altri (dall'Astrologia alla Matematica, dal trattamento dei dati ai giochi).
Psion propone macchine con sistema operativo Epoc32 di Symbian (successore del famoso Epoc16, detto anche SIBO) e, allo stato attuale, solo macchine handheld, ovvero con tastiera. Si va dal Revo (8 o 16 mb di ram, versione "plus"), al modello di punta, il Serie 5mx (16 mb Rom, 16 Ram ed espansione sino a 128 Mb tramite Compact Flash) fino a modelli più sofisticati e a colori (ma qui si parla già di "subnotebook"), come l'S7 e il Netbook.
Applicazioni che si trovano di serie sui sistemi Psion sono Epoc Word, Epoc Foglio (elettronico, evidentemente), Email, Data, nonché ovviamente Agenda, Jotter (blocco note), Calcolatrice (contabile e scientifica), moduli per la gestione dei collegamenti telefonici e il collegamento a Internet. Sul cd fornito in genere con il palmare si trovano il minibrowser Web e da poco anche Opera per Epoc (di serie sui nuovi Revo 16 ed S7). Poi c'è solo l'imbarazzo della scelta: si va da lettori di News (RMR News), a nICQ, a software che praticamente svolgono i compiti più impensabili: Astronomia, lettori di eBook, programmi per la produttività individuale, giochi, dizionari (come il Collins), database relazionali (Powerbase), grafica, atlanti (Route Millennium e Street Millennium), emulatori (per Spectrum Sinclair, Commodore, calcolatrice Texas TI75), eccetera.
Se Psion e Palm che utilizzano sistemi operativi di loro proprietà vi sono molte altre marche che ricorrono a Windows CE. Quest'ultimo non è un sottoinsieme di Windows ma un sistema operativo creato espressamente per questo segmento di mercato. Tra le principali aziende che hanno scelto questa soluzione troviamo marche del livello di Compaq, HP, Casio, con diverse soluzioni, sia handheld che palmsize. L'ampia offerta sembrerebbe rendere la scelta di un palmare col sistema Microsoft apparentemente più difficile ma in realtà al contrario questa viene facilitata dalle tante variazioni sul tema.
Microsoft dalla versione 3.0 del suo sistema operativo preferisce non parlare più tanto di Windows CE quanto di Pocket pc, considerando quindi i palmari come minicomputer senza tastiera (come i palmsize) in grado di svolgere compiti che normalmente vengono eseguiti con i desktop o con i notebook.
Tra i migliori prodotti attualmente in circolazione segnaliamo l'iPaq di Compaq, che in dimensioni minime (solo un centimetro più alto di un Palm Vx) offre Pocket pc a colori con un'ampia dotazione software: Pocket Word, Pocket Excel, Microsoft Reader, lettore mp3 e soprattutto un minibrowser Internet Explorer compatibile e una versione di Pocket Outlook perfettamente sincronizzabile con i pc.
Simile dotazione hanno il Cassiopeia E125 e l'M500 di Casio, sicuramente interessanti e validissimi: veloci, affidabili e professionali, capaci di visualizzare filmati mpeg1 e che si affiancano al Cassiopeia 105. In particolare il modello 125 è un pocket pc con caratteristiche molto interessanti, schermo tft con 65mila colori, compact flash, IrDA, collegamento modem, moduli multimediali, memoria da 32 mb e processore da 150 mhz.
HP propone come modello di punta il Jornada 720, un handheld a colori con sistema Windows CE, browser, email, wap, eccetera, ma pure con dei pocket pc (Jornada 545 e 548).
Altre soluzioni particolarmente interessanti sono quelle costituite dagli ottimi Geofox One di Geofox, classico "clone" del Psion S5.
Oregon Scientific ha investito molte energie nel campo dei palmari ed ha scelto il sistema operativo Epoc per il suo Oregon Osaris, una macchina veramente interessante: compatta e facilissima da usare grazie anche all'ottima tastiera.
Ericsson MC218 di Ericsson è invece molto simile allo Psion S5mx ma con aggiunta di software proprietario. Questi ultimi apparecchi sono quindi accomunati dalla scelta del sistema operativo Epoc32 di Symbian.
Palmare senza tastiera, detto palmsize...
La storia
Accanto a questi palmari di livello medio-alto, esistono anche proposte entry-level o macchine che hanno fatto la storia dei palmari. Si tratta degli "storici" Palm Pilot, da cui gli attuali Palm derivano, la Serie 3a e 3c (e poi la 3mx) di Psion, Win CE 2.0, che magari non saranno "on touch" per portabilità, connettività, operatività ma sono sempre decisamente sistemi più avanzati delle classiche agendine elettroniche cui per anni Casio, HP, Sharp ecc. ci hanno abituati, e che, comunque, hanno anche cambiato decisamente la cultura informatica e il modo di operare di molti di noi (coloro che hanno avuto tra le mani l'eccezionale Agenda Casio SF9000 capiranno...).
Gli attuali palmari sono l'evoluzione di questi, e diciamo evoluzione per ribadire che se anche i palmari svolgono adesso funzioni tipiche dei computer, non sono nati essenzialmente per "scimmiottare" la mimica di questi ultimi, ma per offrire soluzioni che quelli non potevano dare.
Linux per palmari
In realtà si sono fatti anche tentativi vari per adattare altri sistemi operativi ai palmari, primo tra tutti Linux ma i risultati sinora non sono del tutto soddisfacenti, ed anche un ottimo sistema operativo come Linux, appunto, per operare sui palmari ha bisogno di ulteriori ricompilazioni e adattamenti. Anche se la Samsung mostra da tempo le foto di un palmare palmsize, a colori, multimediale e con Linux (Yopi). Solo che non lo ha sinora presentato ufficialmente.
Inutile quindi illudersi di trovare palmari con Windows NT o 98 o, peggio, con il Dos, o con Mac OS ma su qualcosa su Linux si può sperare, magari tra un anno o due, salvo sorprese. Ribadiamo che Windows CE (ora Pocket PC), seppur pensato in relazione a Windows non è compatibile, se non con appositi emulatori, con i fratelli maggiori della Casa di Redmond, e la ragione è evidente: Windows è un sistema che richiede troppe risorse su un palmare, soprattutto in riferimento all'aspetto grafico. Tant'è che la stessa Microsoft che in un primo momento aveva tentato di inserire su Win CE 2.0 tutta la grafica possibile, il 3d ecc, con la versione 3.0 torna ad un sistema grafico "flat", stile Windows 3.11 con il risultato che i Pocket PC ci guadagnano in velocità ed operatività.
Collegati in rete
Sul fronte della connettività la lotta all'ultima novità è serratissima. Da una parte Palm che ha dominato fino ad ora apparentemente incontrastata, dall'altra Symbian e Psion che, stringendo accordi con vari produttori di cellulari come Nokia, Motorola, Ericsson e Matshushita (Mitsubishi) per l'implementazione di Epoc32 su dispositivi wireless si è via via guadagnata fette di mercato consistenti. Infine Microsoft con i suoi alleati che, scommettendo su Win CE/Pocket PC, vorrebbero sbaragliare gli avversari anche con una pubblicità comparativa molto aggressiva (in Usa) che più o meno recita "Lo fa questo il tuo Palm?", mettendo in risalto l'aspetto multimediale tipico degli ultimi ritrovati di palmari con Win CE/Pocket PC.
La via seguita è quella dell'integrazione con sistemi di comunicazione senza fili gsm e con i futuri umts cellulari senza tralasciare le reti "wireless" di nuova generazione.
Pertanto la maggior parte dei palmari in circolazione oggi è predisposta per l'uso del modem (o lo ha incorporato) e di IrDa (l'interfaccia a raggi infrarossi) che consente di collegarsi a internet tramite i normali gsm. Molti palmari hanno anche un microbrowser Wap.
Contemporaneamente si prepara la strada al gprs, all'umts e a Bluetooth con tutto quello che ne conseguirà: maggiore potenza delle macchine, collegamenti più veloci, multimedialità, interazione...
Libri elettronici
Un altro aspetto interessante per chi usa computer palmari è rappresentato dagli eBook, i libri elettronici che si possono leggere ora, grazie a dotazioni di memoria non indifferente (si va dagli 8 mb del Palm ai 128 mb di una Compact Flash per Psion o Pocket PC), anche sui palmari. Infatti sono stati studiati da tempo appositi formati compressi per economizzare lo spazio occupato su disco (o meglio, in ram) assieme a programmi per la creazione e la lettura degli eBooks. Aportis, Mobipocket e altri hanno concentrato molta attenzione al fenomeno sia per Palm OS che per Epoc32 mentre Microsoft ha rilasciato una speciale versione di Microsoft Reader, un software per la lettura di eBooks compressi,per sistemi Pocket PC. L'iPaq di Compaq, il Cassiopeia 125 di Casio e altre macchine lo portano di serie in ROM. In Italia, Mondatori, Apogeo e altre case editrici si stanno interessando al fenomeno con crescente attenzione.