I documenti multilingua su PocketPC
di Salvo Micciché
I documenti multilingua su Pocket PC:
introduzione a Pen Reader, Pocket Context e Language Teacher
Ho voluto testare sino a che punto i Pocket PC fossero pronti per le esigenze di chi produce documenti multilingua o pagine destinate ad un pubblico internazionale, e sono rimasto favorevolmente colpito dalla varietà e dall’efficienza di alcuni programmi destinati a questo scopo.
Ne ho esaminati alcuni, prendendo come esempi la redazione di documenti in lingua araba e in lingua russa, lingue che necessitano di fonts e alfabeti particolari e diversi dal set “latino” standard.
Diciamo subito che in linea di principio il cirillico – l’alfabeto usato dai russi e da altri popoli dell’Europa “orientale” – visto dal lato della composizione dei caratteri è un subset dell’intero set dei caratteri di un font in formato Unicode (un formato che estende il classico set di 256 caratteri dei fonts Adobe e True Type tradizionali). Un font Unicode può contenere migliaia di caratteri e svariati alfabeti, caratteri particolari per una certa lingua, lettere accentate, eccetera. L’unico problema che sorge è avere un “metodo di input” per introdurre quei caratteri in un’applicazione.
Non è così semplice per l’alfabeto arabo, composto da 28 lettere, che assumono forma diversa a seconda che siano iniziali, medie, finali o isolate. Inoltre le lettere vanno legate tra di loro (tranne un gruppo di sei lettere) per formare le parole. Anche se questo comporta ulteriori complicazioni, alla fine il tutto si riduce pur sempre nel trovare un “metodo di input” per introdurre le lettere e in questo caso anche le legature. Inoltre, le lettere – come per l’ebraico – vanno inserite da destra a sinistra: problema nel problema per molti sistemi operativi che non riconoscono i fonts unicode e sistemi dedicati alla linguistica.
Questi aspetti sono ben noti, curati e riusciti ad es. in Windows 2000 in combinazione con Office 2000 (o meglio XP) e in alcuni sistemi Mac OS, ma non sono spesso ben resi per i palmari. Solo di recente si sono visti programmi validi per la soluzione di questi problemi e in generale della “localizzazione” di palmari Epoc32 (Psion) e Palm OS, ma ancora non siamo a livelli accettabili, considerando anche costi-benefici, efficienza e velocità dei sistemi.
I Pocket PC, invece, basandosi in fondo su un “Windows tascabile”, sembrano davvero pronti per questo tipo di applicazioni e di problematiche.
Occupandomi, come dicevo, di lingua araba e russa, innanzi tutto mi sono posto il problema di trovare un metodo di input efficace, veloce, poco costoso e stabile.
Ho quindi provato Pen Reader di Paragon Software (HYPERLINK "http://www.penreader.com/" http://www.penreader.com/) che offre un efficace sistema di input per svariate lingue, tra cui inglese, italiano, albanese, russo, greco, turco, bulgaro, spagnolo, ecc. (ma non l’arabo).
Il programma costa poco più di 30€ e “pesa” circa 500 kb, si installa in modalità residente e consente di scrivere direttamente sullo schermo con la propria calligrafia (un po’ come “Riconoscitore di caratteri”), rispettando il set di accentate, ecc. della lingua in oggetto ed anche i caratteri degli alfabeti cirillico e greco. Si possono impostare due “set” di caratteri – o meglio di lingue – e passare dall’una all’altra con un solo “tap” della penna. Fenomenale per scrivere articoli o documenti di Pocket Word bilingui (ad es. italiano-russo o greco-inglese, ecc…). Provando con l’italiano noto che le lettere (anche la mia sgangherata calligrafia) vengono riconosciute nel 98% dei casi. L’unica cosa che non mi va è che scelta una lingua si possono immettere solo le accentate o i caratteri speciali di quella lingua e non anche quelli di altre lingue, a meno di non impostare nelle proprietà del programma un altro set di caratteri; ad es. in modalità “italiana” posso scrivere con la mia calligrafia una “é” e una “î”, ma non una “ñ” o una “â” o anche una semplice “ç”, perché il programma presume che nel set italiano queste ultime non siano mai usate: errato per me che scrivo spesso ad amici in España J
Per il resto è eccezionale.
Per quanto riguarda il cirillico si possono facilmente riprodurre tutte le lettere dell’alfabeto, compresi gli accenti, le “mute”, ecc…
Peccato che non si possa far lo stesso con l’arabo.
A questo punto mi servivano dei vocabolari bilingua.
Per il russo ho scelto Pocket Context English-Russian (non esistono al momento vocabolari italiano-russo) di Smart Link Corporation (HYPERLINK "http://www.smartlinkcorp.com" www.smartlinkcorp.com), relativamente economico e con un’abbondante numero di vocaboli e frasi.
In modalità inglese-russo l’input delle parole è possibile con i classici sistemi di Pocket PC (tastierina e “Riconoscitore di caratteri” su iPAQ), ma in modalità russo-inglese serve necessariamente qualcosa come Pen Reader, che mostra qui tutta la sua potenza. Basta provare a scrivere sullo schermo “Do svidanija” (Arrivederci) o “Spassìbo” (grazie) per vedere spuntare la relativa traduzione inglese, o una lista di parole simili o collegate.
Altrimenti il vocabolario sarebbe fruibile solo per metà, o non sarebbe utile del tutto.
Ci sono anche altri vocabolari English-Russian on line, e con tutti si può usare Pen Reader per l’input.
E veniamo all’arabo.
Qui sfortunatamente Pen Reader non ci può venire in soccorso, non avendo ancora moduli per l’input dei caratteri cufici dell’arabo. Ma non bisogna disperare: esiste un ottimo vocabolario English-Arabian (anche in questo caso, purtroppo, ancora niente vocabolari italiano-arabo); è uno degli ottimi vocabolari di Language Teacher (HYPERLINK "http://www.ectaco.com" www.ectaco.com), Language Teacher Arabic, appunto.
Costa sui 50€, ma offre di serie una tastierina di caratteri arabi per l’input e anche un font ad hoc: Tahoma Arabic. Al momento – con i suoi oltre 100mila termini – è un “must” per i cultori di scienze orientali e di arabistica appassionati di palmari Pocket PC.
Volendo tradurre dall’inglese all’arabo si usa la normale tastierina, o il “Riconoscitore di caratteri”, o anche Pen Reader, se installato; mentre volendo ricercare una parola araba appare al posto della tastierina italiana (o inglese) una tastierina con i caratteri arabi, con tutte le finezze del caso (lam-alif, “alif maksura”, “hamza”, e altre trasformazioni di lettere molto utili). Ovviamente, com’è uso scrivendo l’arabo non vengono segnate le vocali (ma chi conosce l’arabo sa che questo non è necessario), ma è bello vedere come inserendo le lettere (ovviamente da destra a sinistra!) queste mutino di forma via via che la parola si forma, cambiando da isolata a iniziale a media e a finale a seconda del caso, e legandosi in modo corretto. Il che, considerando che stiamo parlando di un palmare, non è da poco, viste le difficoltà di cui parlavamo all’inizio.
Un prodotto certamente maturo, che potrà ancora migliorare, ma che già fa capire quante cose si possono fare con un sistema operativo moderno ed efficace come Pocket PC.
Questa breve carrellata spero sia utile come introduzione a quanti si dedicano allo studio delle lingue straniere, o hanno necessità di redarre articoli in lingue straniere e vogliono servirsi di Pocket PC per non essere costretti a stare seduti davanti al proprio computer o notebook e installare Windows XP (o 2000) e Office XP, spendendo una cifra non indifferente. E inoltre con la non trascurabile opzione di avere sempre e ovunque i propri documenti multilingua …in tasca.